1st EUROPEAN SEMINAR “YOUTH, MARGINALIZATION AND SPORTS” (ENG-DE-ITA)

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EUROPEAN SEMINAR “YOUTH, MAGINALIZATION AND SPORTS”


IPRS, in the framework of the European Project SAFE ZONE on prevention of youth radicalization in sports, and in collaboration with CSI-Centro Sportivo Italiano (Italy), CJD (Germany), University Alma Mater Europae (Slovenia), MMA Klub Maribor (Slovenia), Catholic University of Porto (Portugal), and IPDJ Instituto Portugues do Desporto e Juventude (Portugal), hosted the Seminar “Youth, Marginalization and Sports” on June 30, 2020.
The Seminar provided an exchange opportunity between radicalization experts, sport coaches and training specialists, educators of juvenile sports, pedagogists and sociologists, with the intent to create room for reflective discussion on the risks of radicalization amongst young people and the most appropriate tools and strategies for prevention.
The information shared between the different stakeholders during the “Youth, Marginalization & Sports” Webinar allowed participants to enhance understanding of the contexts of radicalization and violent extremism in the partner countries (Italy, Portugal, Germany and Slovenia) and learn about what has been done in regards to sport as a key factor for the protection and empowerment of young people. The differences between scope and intervention areas of stakeholders allowed for a comparison that was crucial to determine reflection and stimulate a debate on the base of the different perspectives presented. The programs and practices presented provided a chance to explore the link existing between youth’s marginalization and the risks of radicalization as it became obvious that children and young people demonstrate a greater tendency to develop behaviours and attitudes against the rules of their own community when they feel alienated from the society in which they live. Many specialists who participated in the webinar explained that their work is mostly focused on socio-economically fragile neighbourhoods and communities, nevertheless many of them emphasized that young people with greater economic capacity are not excluded from being subjected to processes of radicalization, especially with regard to permeability for approaching nationalist and far-right groups. Hence, sport coaches working with children and adolescents should increase their awareness in this sense.
The online transnational seminar allowed the project partners to explore some potential work-lines for the future development of Safe Zone project. In particular, and in addition to the findings presented above, the seminar indicated the urgency to support/work on the following issues:
Awareness of the proliferation of extremist ideologies in sports (especially in local clubs and associations, in the various age groups and professional levels);
Awareness that all sports can be permeable to the entry of elements of extremist groups, who can reach children, parents, and other elements that are part of sports clubs and associations;
Awareness and knowledge about risk factors among young people for the development of feelings of social exclusion that lead to marginalization;
Awareness and knowledge about the signs, behaviours and symbols related to the different extremist groups that seek to disseminate their ideologies among young people to radicalize and recruit them;
Promotion and inclusion of sports as an element of a non-formal education, which promotes the physical, psychological and social development of children and young people;
Develop strategies to signal and intervene in situations of risk of radicalization of young people and disseminate them to coaches and sports educators;
Advance with the creation and/or strengthening of networks and other multi-agency structures to support risk cases identified through sports coaches, coaches and educator;
Raise the awareness of policy-makers and sports managers about the close connection between sports and the socio-political context and that sports actions/measures can have a great political impact.

EUROPÄISCHES SEMINAR „YOUTH, MAGINALIZATION AND SPORTS” 30. Juni, 2020 – 10:00-13:00 Uhr


Das IPRS, im Rahmen des Europäischen Projekts SAFE ZONE zur Radikalisierungsprävention von Jugendlichen im Sport und in Zusammenarbeit mit seinen internationalen Partnern CSI-Centro Sportivo Italiano (Italien), CJD (Deutschland), University Alma Mater Europae (Slowenien), MMA Klub Maribor (Slowenien), Catholic University of Porto (Portugal), and IPDJ Instituto Portugues do Desporto e Juventude (Portugal), lädt Sie herzlichst zum Seminar „YOUTH, MAGINALIZATION AND SPORTS“ ein.
Das Seminar wird eine Möglichkeit zum Austausch unter Radikalisierungsexperten, Sporttrainern, Ausbildungsspezialisten von Sportpädagogen und Soziologen bieten, um Raum für eine Debatte über die Risiken der Radikalisierung unter jungen Menschen und die bestgeeigneten Werkzeuge und Strategien für die Prävention zu schaffen.

WANN: 30. JUNI, 2020 – 10:00-13:00 UHR
ONLINE VIDEOKONFERENZ
ZUR ANMELDUNG FÜR DAS SEMINAR
DAS SEMINAR WIRD AUF ENGLISCH ABGEHALTEN
DAS SAFE ZONE-PROJEKT WIRD VON DER EU KOMISSION, DEM INTERNERN GD UND FOND FÜR INNERE SICHERHEIT UND POLIZEI FINANZIERT 

SEMINARIO EUROPEO “YOUTH, MAGINALIZATION AND SPORTS”
30 giugno 2020 – ore 10-13


L’IPRS, nell’ambito del Progetto europeo SAFE ZONE sulla prevenzione della radicalizzazione tra adolescenti e giovani in ambito sportivo, in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano, CJD (Germania), Università Alma Mater Europae (Slovenia), MMA Klub Maribor (Slovenia), Università Cattolica di Porto (Portogallo) e IPDJ – Istituto Sportivo Giovanile (Portogallo), ha presentato il seminario “Youth, Marginalization and Sports”.
Il seminario ha visto la partecipazione di esperti di radicalizzazione e dello sport giovanile, specialisti nel campo della formazione degli educatori sportivi, sociologi, e sarà occasione di scambio tra gli esperti dei Paesi coinvolti al fine di stimolare un dibattito europeo sui rischi della radicalizzazione tra i giovani e strategie atte a prevenirla e contrastarla.
Le informazioni condivise tra i diversi stakeholder durante il seminario hanno permesso ai partecipanti di migliorare la comprensione dei contesti di radicalizzazione ed estremismo violento nei paesi partner (Italia, Portogallo, Germania e Slovenia) e di conoscere quanto è stato fatto in materia di sport come attore chiave per la protezione e l’empowerment dei giovani. Le differenze tra l’ambito di applicazione e le aree di intervento delle parti interessate hanno permesso un confronto che è stato fondamentale per determinare la riflessione e stimolare un dibattito sulla base delle diverse prospettive presentate. I programmi e le pratiche presentate hanno dato la possibilità di esplorare il legame esistente tra l’emarginazione dei giovani e i rischi di radicalizzazione, poiché è risultato evidente che i bambini e i giovani dimostrano una maggiore tendenza a sviluppare comportamenti e atteggiamenti contro le regole della propria comunità quando si sentono alienati dalla società in cui vivono. Molti specialisti che hanno partecipato al seminario hanno spiegato che il loro lavoro si concentra soprattutto su quartieri e comunità socio-economicamente fragili, tuttavia molti di loro hanno sottolineato che i giovani con maggiori capacità economiche non sono esclusi dall’essere soggetti a processi di radicalizzazione, soprattutto per quanto riguarda la permeabilità ad avvicinarsi a gruppi nazionalisti e di estrema destra. Quindi, gli allenatori sportivi che lavorano con bambini e adolescenti dovrebbero aumentare la loro consapevolezza in questo senso.
Il seminario ha permesso ai partner del progetto di esplorare alcune potenziali linee di lavoro per lo sviluppo futuro del progetto Safe Zone. In particolare, e in aggiunta ai risultati presentati sopra, il seminario ha indicato l’urgenza di sostenere/lavorare sulle seguenti questioni:

  • • Consapevolezza della proliferazione di ideologie estremiste nello sport (soprattutto nei club e nelle associazioni locali, nelle varie fasce d’età e a diversi livelli professionali);
    • Consapevolezza che tutti gli sport possono essere soggetti all’ingresso di elementi provenienti da gruppi estremisti, che possono coinvolgere bambini, genitori e altri elementi che fanno parte di club e associazioni sportive;
    • Consapevolezza e conoscenza dei fattori di rischio tra i giovani per lo sviluppo di sentimenti di esclusione sociale che portano all’emarginazione;
    • Consapevolezza e conoscenza dei segni, comportamenti e simboli relativi ai diversi gruppi estremisti che cercano di diffondere le loro ideologie tra i giovani per radicalizzarli e reclutarli;
    • Promozione e inclusione dello sport come elemento di un’educazione non formale, che promuove lo sviluppo fisico, psicologico e sociale dei bambini e dei giovani;
    • Sviluppare strategie per segnalare e intervenire in situazioni di rischio di radicalizzazione dei giovani e diffonderle ad allenatori ed educatori sportivi;
    • Avanzare con la creazione e/o il rafforzamento di reti e altre strutture multi-agenzia per sostenere i casi di rischio identificati attraverso allenatori sportivi, allenatori ed educatori;
    • Sensibilizzare i responsabili politici e i dirigenti sportivi sulla stretta connessione tra lo sport e il contesto socio-politico e sul fatto che le azioni/misure sportive possono avere un grande impatto politico.